PRESENTATA LA SAGAN COLLECTION

Alla Vigilia della Milano-Sanremo è stata presentata in sede Specialized Italia con un happening fuori dagli schemi, la Sagan Collection. Una presentazione lontana anni luce dai canoni standard, con lo showroom milanese riempito di colori con un unico filo conduttore: lui, il pluricampione mondiale, il funambolo Peter Sagan, bandiera nel mondo del brand di Morgan Hill. La collezione nasce proprio dall’individualità di Peter: un ciclista passato dal fuoristrada alla strada, un personaggio mai visto prima; indubbiamente la sua forte personalità e la sua simpatia innata hanno rotto fin da subito gli schemi nel ciclismo professionistico. La nuova Collezione Sagan è lo specchio della doppia anima di Peter in gara e della sua costante “caccia all’Iride”:  la collezione Underexposed, ovvero il Peter più “nascosto” e quella Overexposed, ovvero la sua voglia di calcare il palcoscenico.

I prodotti della Collezione Underexposed mescolano ombre con uno scuro ma pur brillante riflesso iridato quando vengono esposti al sole. Sono Underexposed le S-Works 7 Road, il casco S-Works Evade con Angi oltre al Turbo Cotton in due misure (26-28).

La Collezione Overexposed brilla come una stella quando viene esposta al sole, momento in cui esplodono tutti i colori dell’arcobaleno. Sono Overexposed oltre alle S-Works 7 Road e al casco S-Works Evade con Angi ( quindi  Specialized presenta la doppia versione per i palati più sopraffini) anche alcuni modelli Bike top di gamma come S-Works Venge, Tarmac e il kit telaio Allez Sprint ( la bici in alluminio già vincente ad inizio stagione).

C’è molto Peter in questa collezione: il pluricampione della Bora Hansgrohe infatti, ha passato parecchio tempo in California per lavorare su questa linea, a stretto contatto con  Kayla Clariot e Erik Nolin di Specialized. Domani esordirà alla San Remo proprio con la S- Works Venge limited edition.

A lanciare la collezione ci ha pensato un video inedito (  che potete vedere qui ). Chasing Rainbow non è uno spot pubblicitario classico.  Anche qui Sagan comunica al di là del brand e delle parole, con il solo gesto e uso del colore. Contrasti forti tra il voice over e il gesto, tra il bianco e i vasi rotti che creano macchie di colore iridate qui e lì . Un testo che se si legge bene, un po’ racchiude la storia sportiva e personale di Sagan e la sua continua voglia di migliorarsi ed emergere, rompendo gli schemi.